LILLO ZUSSA:ECCO COME RIPARTE IL CICLISMO VENETO LILLO ZUSSA:ECCO COME RIPARTE IL CICLISMO VENETO
Buone notizie per il mondo delle corse venete. Il prossimo 2 maggio si correrà l’evento, come un mese fa, sulle strade ai confini tra... LILLO ZUSSA:ECCO COME RIPARTE IL CICLISMO VENETO

Buone notizie per il mondo delle corse venete.
Il prossimo 2 maggio si correrà l’evento, come un mese fa, sulle strade ai confini tra la provincia di Treviso e quella di Pordenone, a Silvella di Cordignano.
Ci si sposta di pochi chilometri ed ecco che nel comune di Orsago sono già tutti al lavoro per il doppio appuntamento riservato alla mattina agli juniores e al pomeriggio gli under 23.
Registi della giornata Giampiero Forcolin e Lillo Zussa. “Non è un momento facile a causa sia della pandemia che dell’economia. Dobbiamo fare di tutto per far correre i ragazzi – spiega Lillo Zussa, nella doppia veste di vice presidente del comitato veneto fci e organizzatore del veloce Club Orsago – quindi ci siamo impegnati a mettere in cantiere un doppio appuntamento”.

Il 2 maggio quindi Orsago ospiterà il doppio circuito per velocisti: “Sono appunto circuiti per velocisti nati in velocità insomma – sottile Zussa – anche perché sconfinare fuori comune crea al momento una serie di criticità a causa della difficoltà di ottenere autorizzazioni e la complessità per far quadrare tutto.Un plauso comunque a chi mi sta dando una mano. E allo stesso Forcolin che nel pomeriggio si è impegnato con il consorzio dei team a mettere in cantiere la corsa dei dilettanti”. E’ tutta una corsa al recuperare gare insomma e comunque a farle ripartire: “Abbiamo recuperato la data del 2 maggio in quanto erano saltate altre corse. Ma si lavora in continuo per incastrare gare che cambiano in continuo nel calendario. Ad esempio adesso è spuntata una gara il 18 aprile a Tezze sul Brenta per juniores ma ci saranno altre gare in contemporanea, ad esempio in Friuli, nell’udinese. Il calendario juniores è partito molto bene in Friuli e li ho dato una mano al comitato friulano e al Caneva per metterle in piedi. Avevo in programma una delle mie corse un paio di settimane fa ma ho dovuto rinunciare per far posto a quella di Tavo nel padovano. Insomma è un anno tutto in divenire, ma l’importante è che si gareggi. Basti pensare ad esempio alla corsa di Badoere in previsione il primo maggio. Aveva addirittura essere campionato veneto per juniores. Poi l’amministrazione, senza la festa annuale degli asparagi, ha preferito rimandare il, tutto e siamo dovuti andare a chiudere una toppa assegnando il campionato veneto ad Altivole tempore il primo maggio. Anche per questo 2021 ci dovremmo adattare ai cambiamenti”.

Come comitato Veneto come vi state gestendo in questa situazione, e soprattutto Lillo Zussa in veste di vice presidente: “Per me è una nuova esperienza, capitata ahimè nell’anno della pandemia. Anni fa sono stato consigliere regionale con Raffaele Carlesso, uomo di grande conoscenza del ciclismo. Uomo forte con il quale però mi sono sempre trovato bene. Anzi le cose che imponevo di fare sono sempre state fatte e tutto funzionava.
Almeno visto dalla mia esperienza. Tornando alle due corse per il 2 maggio ho fatto richiesta di due gare nazionali e mi sono state concesse e con un limite di sette atleti per squadra. Adesso è pure uscita una gara juniores a Pescantina, nel veronese, quindi i team si potranno dividere su due terreni, quello trevigiano e quello veronese”.

Sette atleti per squadra per permettere a più team di correre: “Assolutamente si. Per gestire al meglio sia la sicurezza che tutta la gara e dare a tutti la possibilità di gareggiare. Fossero state regionali ci sarebbero stati problemi con il fattore K e non avremmo accontentato tutte le squadre, con il rischio di lasciarne fuori parecchie, come già accaduto. Purtroppo, ribadisco, non è facile gestire la ripartenza, ci sono tanti aspetti da valutare come società, c’è chi ha difficoltà per problematiche dettate dagli enti che non concedono autorizzazioni, chi ha paura e chi invece non ha soldi. Comunque per chi organizza gare chiamiamole così “alternative” ovvero messe in piedi all’ultimo anche il comitato veneto interviene con dei fondi. Giusto aiutare chi è in difficoltà. Così come la Fci nazionale ha dimezzato i montepremi premi fino agli junior, dando libertà ai comitati regionali di annullare i montepremi di classifica e fino a giugno chi iscrive una corsa non paga la tassa tecnica. Si si, se facciamo nascere gare alternative mettiamo dei fondi della Fci regionale visto che gli stessi comitati hanno anche autonomia finanziaria. È giusto dare una mano a quelle società che si impegnano e nel caso ti salvano una domenica che rischierebbe di essere priva di corse. Qualcuno ha parlato di una spesa anche per una macchina del comitato veneto. Era un bando già istituito un anno fa dalla precedente presidenza. Chi non farebbe viaggiare i propri figli in sicurezza?”.

di Tina Ruggeri Giornalista