ATLETE ANCHE IN QUEI GIORNI ATLETE ANCHE IN QUEI GIORNI
Può il ciclo mestruale influire sulla pratica sportiva? Una triatheta/ciclista è una sportiva non solo quando si allena o gareggia, ma in tutti i... ATLETE ANCHE IN QUEI GIORNI

Può il ciclo mestruale influire sulla pratica sportiva?

Una triatheta/ciclista è una sportiva non solo quando si allena o gareggia, ma in tutti i momenti della giornata, ogni settimana, ogni mese. Anche in quei giorni. Si, parliamo proprio di quei giorni in cui ci compare il ciclo e magari rischiamo di rovinarci settimane di allenamenti e gare, se non lo “viviamo” come si dovrebbe. Chi di voi non si è mai trovato ad affrontare “quei giorni” in prossimità di una gara importante? Della Gara con la G maiuscola? Quante volte la testa si è lasciata scoraggiare e il fisico non ha retto?

Martina Dogana, atleta azzurra nelle lunghe distanze del triathlon confessa: “Fortunatamente non ho mai sofferto di dolori mestruali e in varie occasioni ho gareggiato con il ciclo, qualche volta però mi vengono dei forti dolori alla zona lombare specialmente in bici. L’anno scorso a Nizza purtroppo mi è venuto il ciclo il giorno prima dell’Ironman e infatti in bici non riuscivo nè a spingere sui pedali nè ad alzarmi in piedi… è stato un calvario! Il mio allenamento non varia molto, magari abbasso leggermente l’intensità e cerco di riposare di più.”

Se siamo come Martina, o se invece soffriamo di più, è importante ricordare alcune cose per passare indenni questo “appuntamento mensile”.

L’allenamento

Durante il ciclo mestruale non esistono controindicazioni mediche alla pratica di qualunque sport: spesso le limitazioni sono dettate da freni psicologici. Il problema esiste solo in caso di forti dolori (dismenorrea) o di eccessive perdite ematiche (menorragia). La produzione di endorfine, indotta dall’attività muscolare, può essere di grande aiuto per contenere il dolore durante il primo giorno di mestruazioni, a tal proposito, si consiglia, per chi è abituato ad allenarsi, un lavoro più blando del solito e, per chi non si allena regolarmente, una passeggiata, anche in bicicletta, o esercizi di stretching e respiratori o anche una nuotata a basso ritmo in piscina. Le mestruazioni abbondanti creano sicuramente più problemi a chi pratica discipline di durata, dove una carenza di ferro o un abbassamento dei valori dell’emoglobina incidono in modo negativo sulla prestazione. Enrico Licini, preparatore sportivo di 4performace, conferma comunque che si tratta di un aspetto soggettivo, differente da atleta ad atleta.“Il rapporto mestruazioni/performance è molto personale, ci sono sportive che rendono al massimo, altre che non rendono per niente ed altre ancora che utilizzano la pillola per regolare e programmare il ciclo in funzione delle gare più importanti”.

Nella programmazione degli allenamenti, può risultare utile, ad una triathleta, organizzare gli esercizi in relazione alle varie fasi del ciclo ovarico, che, per esempio, in considerazione dei tempi di rilascio ormonale, determina periodi in cui può essere vantaggioso un certo tipo di lavoro e situazioni in cui lo è un altro. Il ciclo ovarico, che viene indotto dagli ormoni dell’asse ipotalamo – ipofisi, ha una durata media di 28 giorni.

Possiamo distinguere, all’interno del ciclo ovarico, 5 fasi:

– Fase mestruale (4-5 giorni), caratterizzata dalla presenza di estrogeni e progesterone: è consigliabile un lavoro leggero, in quanto l’abbondante eliminazione di sangue e quindi di ferro induce ad una condizione di anemia.

– Fase post-mestruale (6°-13°giorno circa), in cui è presente l’ormone FSH che porta ad aumenti di attenzione, di concentrazione, di coordinazione e soprattutto di forza, è preferibile, quindi, un allenamento che sfrutti questa al massimo questa circostanza.

– Fase ovulatoria (14° giorno), contraddistinta dagli ormoni FSH e LH: è vantaggioso lavorare al miglioramento delle capacità aerobiche, in quanto ci si trova in una situazione in cui vi è la massima capacità del sangue a saturare l’emoglobina, fondamentale per il trasporto dell’ossigeno.

– Fase post-ovulatoria (15°-21°giorno circa), con gli ormoni LH e progesterone: è caratterizzata da eccellenti condizioni di forza, ma anche psicologiche e mentali. Si possono compiere, dunque, tutte le tipologie di allenamento.

– Fase pre-mestruale (16°-28° giorno circa), in cui, insieme all’ormone LH, vi è una notevole presenza di estrogeni e progesterone: è meglio non spingere al massimo, ma curare particolarmente l’elasticità muscolare e la mobilità articolare.

Il Massaggio

Carletto Tonini, triathleta e massaggiatore sportivo, ricorda che: “E’ importante, nella settimana del ciclo mestruale, non effettuare massaggi sportivi troppo profondi che aumentando la circolazione linfatica, potrebbero aumentare notevolmente il flusso. Se abbiamo la necessità comunque di fare il massaggio è importante che questo sia leggero, pre gara o post gara che sia. Bastano una ventina di minuti per rimettere in sesto i muscoli dell’atleta in quei giorni.”

Ilenia Lazzaro

“Triathlete”